
Kurzweil
K2661
Kurzweil
K2000 V3
Minimoog
Voyager
Korg
MS10
Digitech
Studio Quad
Laser
Stageline LSX-120RG
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updated
31/03/2011
Era
l'ultimo periodo della mia infanzia/adolescenza in collegio a Inverigo,
dovevo compiere ancora 15 anni nel 1972. A Sanremo Ivano Fossati
con i Delirium cantava Jeshael e la domenica capitava che ci venivano
a trovare delle famiglie per tenerci compagnia e ogni tanto fra
questi amici c'era qualche complesso (si chiamavano cosi' le band
una volta) che suonava per noi; io con alcuni miei compagni, salivamo
sul palchetto e cantavamo insieme Jeshael....
.... Nei suoi occhi c'è la vita, c'è l'amore
Nel suo corpo c'è la febbre del dolore
Sta seguendo una luce che cammina
Lentamente tanta gente si avvicina
Jesahel
Jesahel....
Ci
divertivamo con poco e per noi era una bella emozione che svaniva
poi nella solitudine la sera, quando tutti tornavano a casa e noi
si rimaneva soli nel dormitorio col ricordo della bella giornata
trascorsa.
Un nostro compagno ci aveva fatto sentire le novita' musicali che
giravano al di fuori di Sanremo, aveva due sole cassette stereo7,
i Led Zeppelin e i Jethro Tull, che ascoltavamo nei momenti di ricreazione......
mi piacevano molto Immigrant Song e la Bourree' di Bach rielaborata
da Ian Anderson.
Nel
giugno del 1972 terminavo definitivamente la mia permanenza in collegio
e potevo ritornare a casa, in famiglia. Con 50.000 lire mia madre
mi compro' un pianoforte acustico verticale (tedesco con meccanica
a baionetta poco affidabile, J. QUANDT in Berlin... bohh!) da una
tipa che voleva evitare il disagio per il trasloco.
Cosi' dopo aver preso il piano iniziai a studiarlo, o io studiavo
lui o lui studiava me.
Iniziai io per primo questa meravigliosa avventura.
Trascorso
il '72, quel pomeriggio del '73 venne a trovarmi il mio amico Roberto,
compagno di classe delle superiori: senti questo disco che bello!!!
La
copertina era nera, presi il giradischi a valigetta e puntai la
manopola su 33 (il giradischi non li aveva mai suonati!): il triangolo
comincio' a girare.... si sentivano i battiti del cuore, il ticchettare
dell'orologio, annunci, la cassa... poi..... uah... uah... uah...
uaah...
[...]
Un coro per la fine..... [...] finiscono i battiti e la puntina
scricchiola.
Ecco
i Pink Floyd sono nati con me dal Lato Oscuro della Luna: mi hanno
affascinato, coinvolto, emozionato, mi hanno sorpreso per la loro
musicalita', genialita' e capacita' tecnica e se da giovane non
li sapevo suonare ora ho scoperto la magia, l'invenzione delle loro
composizioni, dei loro suoni, i loro trucchi, le loro emozioni.
Ogni volta che ascolti un disco dei Pink Floyd e' come se lo stessero
suonando dal vivo solo per te, per la prima volta.
Ora con gli amici del gruppo, suonando le tastiere, cerco di avvicinarmi,
di copiare e rubare le sonorita' create da Richard, spero cosi'
di poter trasmettere le stesse emozioni che io e il gruppo proviamo
mentre eseguiamo i loro pezzi.
Se siamo bravi e capaci e' anche merito di Voi pubblico, che ci
sapete apprezzare e valorizzare, insieme riviviamo le emozioni e
atmosfere dei Floyd.
Il
mio amico Roberto ora non c'e' piu'.
Syd se ne e' andato.
Richard anche lui suona solo fra le nuvole.
... chi e' rimasto adesso?
....
forse il SOGNO che ci accompagna, con gli occhi chiusi ancora per
poco per ascoltare gli altri loro dischi.
Dedicato
a Maria Pia... Wish you where here!!!
Giovanni … Geronimoog



 


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